Comune di Zugliano

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Porchetta Zuglianese


A Zugliano almeno dal secolo scorso si cucina la porchetta e numerose sono le famiglie che si tramandano i segreti della preparazione e della cottura di questa eccellente specialità culinaria. La tradizione della porchetta ricevette un notevole impulso nei primi anni cinquanta del Novecento, quando negli anni difficili del primo dopoguerra i palati più raffinati si recavano ad assaggiare questo prelibato piatto presso la trattoria di Florindo Cunico, posta in centro al paese.

La fama della porchetta zuglianese si diffuse nel vicentino a partire dal 1953, quando il regista Luchino Visconti ambientò alcune scene del film Senso presso la vicina villa Godi-Valmarana, ora Malinverni a Lonedo di Lugo. Grande fu l’emozione e l’euforia dei giovanotti del paese che vennero scritturati come comparse; per alcuni giorni a tutti fu garantito un lavoretto ben retribuito, un pasto al sacco molto sostanzioso e la gioia di ammirare gli attori più in voga in Italia in quel momento.

Il clima di grande festa contagiò un po’ tutti e quando si viene a sapere che la bella Alida Valli, nel culmine della sua sfolgorante bellezza, era ospite a Zugliano molti giornalisti si trasferirono al seguito della compagnia nell’unico albergo del paese. Nelle calde serate estive il regista Luchino Visconti, Alida Valli e gli altri attori si ritrovavano per la cena a Zugliano e chiaccherando si tirava fino all’alba; proprio in una di queste serate venne preparata agli illustri commensali la porchetta zuglianese, un vanto già allora per il paese.


Alida Valli si complimentò per la bontà di questa porchetta che venne comparata con la porchetta romana, anzi secondo l’attrice e i commensali la porchetta di Zugliano superava per la fragranza quella di Roma e dei colli laziali. Il giorno successivo molte testate giornalistiche riportarono i commenti sul piatto e i brevi articoli dei giornali vennero appesi con orgoglio alle vetrine dei negozi.

Si sparse però la voce che a Zugliano si poteva trovare la migliore porchetta d’Italia e da allora in tutte le sagre e le feste paesane, dalla Sagra dell’Addolorata della Quarta domenica di Quaresima ma soprattutto durante i festeggiamenti di S. Antonio, dal primo al tredici giugno e nella Secondaria del Santo la Seconda domenica di novembre si allestirono delle bancarelle per la vendita della porchetta, tagliata fine in più fette sui piatti.

Per festeggiare e promuovere questo piatto della tradizione il Comitato dell’Arca di S. Antonio, il Comune, la Parrocchia con il sostegno dell’associazione PEDEMONTANA.VI TURISMO hanno promosso il concorso della migliore porchetta zuglianese, rivolto ai “porchettari” della zona, che ha riscosso un lusinghiero successo nelle edizioni precedenti.

La trasmissione Melaverde di Retequattro Mediaset condotta dal famoso gastronomo Edoardo Raspelli, ha dedicato nel 2006 un’ intera puntata alla porchetta zuglianese, con riprese a Villa Godi Malinverni di Lugo delle fasi di preparazione e cottura di questo famoso piatto tipico.




IL PRODOTTO

La porchetta zuglianese viene confezionata con un maialino che non deve mai raggiungere i 20 Kg di peso, proveniente da allevamenti selezionati del Vicentino.

Il maialino viene cotto allo spiedo o al forno a legna, dopo che è stato accuratamente preparato con un ripieno di carni con l’uso appropriato di aromi e spezie, secondo ricette custodite gelosamente.

Il piatto tradizionale della porchetta zuglianese viene preparato con due fette di porchetta calda, con il sugo raccolto dalla cottura, con contorno di patate e fagioli.

Durante e sagre paesane e nei convivi viene affettata finemente con l’affettatrice a mano e servita fredda su un crostino di pane, con un buon bicchiere di vino rosso Breganze DOC.

Nel 2009 è stata fondata la "Confraternita della Porchetta Zuglianese", con los copo di promuovere questo delizioso prodotto tipico mantenedo inalterato il suo segreto.

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