Comune di Zugliano

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Itinerari Storici a Zugliano

Descrizione
PIEVE DI SANTA MARIA


La pieve di S. Maria è una chiesetta di origine antichissima, risalente sicuramente a prima del Mille; l'antico titolo di pieve, cioè di chiesa matrice di altre chiese con il privilegio di conservare il fonte battesimale è una testimonianza della sua lontana origine e del ruolo che assunse come faro di religiosità per la zona.
Nel Quattrocento  infatti alla pieve era soggetta sia la vicina chiesetta di S. Fermo, ora distrutta, che la chiesetta di s. Pietro in Sodo , ancora esistente nelle prime colline di Sarcedo. Con i recenti restauri sono venuti alla luce molti significativi affreschi di origine duecentesca e trecentesca nascosti sotto l'intonaco e si è potuto valutare appieno la bellezza dell'affresco quattrocentesco con la Madonna in trono tra sante, attribuito alla scuola di Michelino da Besozzo, un maestro del gotico internazionale. Durante i lavori sono state ritrovate anche le fondamenta dell'antica abside, rivolta ad oriente come le chiese più antiche, e da un sondaggio nel pavimento sono stati ritrovate delle tessere di mosaico bianche e nere. All'interno della chiesetta sono degni di nota sia l'altare in legno con colonne scanalate che i numerosi affreschi che ricoprono le pareti della navata e del presbiterio. Purtroppo l'immagine interna di questa antichissima chiesetta è sfalsata dalla presenza di un apparato architettonico inserito negli anni '20 di questo secolo con il soffitto che ha ricoperto le capriate lignee. All'esterno invece si può valutare appieno il fascino antico dell'edificio con le pareti in pietra a vista e il semplice ma suggestivo campanile. Tutta la proprietà della chiesa è cinta da un muro che un tempo racchiudeva il cimitero parrocchiale. Molto sentita è la devozione alla Madonna addolorata che risale alla metà del Seicento con la costituzione della Confraternita dell'abitino nero ad opera dell'arciprete del tempo Lazzaro Lazzaroni.
Da allora ogni anno si svolge la processione tra i campi nel periodo primaverile, in concomitanza con la quarta domenica di quaresima, che è seguita da un numero sempre crescente di fedeli. Nei giorni precedenti la festa tutti assieme gli abitanti della contrada abbelliscono la zona piantando -fusti sempreverdi e ricoprendo la chiesetta e il campanile con bandierine di carta colorata. Per giorni tutto il paese sente rintoccare il suono delle campanelle suonate a mano direttamente sulla cella campanaria.Il giorno della festa, che è anche la "sagra" più importante di Zugliano, il baldacchino ligneo con le splendide decorazioni e con la "madonna vestita" viene portato a braccia dai ragazzi "coscritti" che nell'anno partiranno per il servizio di leva.
LOCALITA'
Via San Fermo a fianco del cimitero comunale di Zugliano
    

ORATORIO DI SAN BERNARDINO


La chiesa dedicata al culto di San Bernardino da Siena, è sita lungo via Piazzo a fianco di Palazzo Porto-Usei.
La sua edificazione è da far risalire al conte Giovanni Porto. L' edificio sacro viene nominato, per la prima volta, nel 1634. Rimase in proprietà alla famiglia Porto Trento fino alla morte di Ottavio Trento le cui sostanze vennero acquistate -chiesa compresa -dai Porto-Barbaran, in particolare dal conte Gabriele, che mantenne la proprietà fino a1 1895, anno in cui subentrò la famiglia Marzaro che ancora oggi, attraverso i successori, ne assicura la conservazione. La facciata principale, è costituita da un portale centrale, con grosse cornici in pietra, affiancato da paraste corinzie accoppiate, a tutta altezza, ad accentuare lo slancio in verticale del prospetto. All'interno v'è un'aula rettangolare separata da uno scalino dal presbiterio in cui si trova l'altare maggiore, una mensa in pietra con decorazioni geometriche in marmo sui cui sono poste tre statue -ricoperte di gesso -con al centro S. Bernardino affiancato da due angeli. Di un certo interesse artistico sono gli altari laterali della chiesa. L'altare di destra rispetto all'entrata, è dedicato a S. Gaetano Thiene mentre l'altare di sinistra, dedicato a S. Teresa d' Avila.
Nella chiesa sono conservati anche alcuni dipinti. Alla destra dell'entrata un quadro in cui è raffigurato S. Bernardino in abito episcopale, a braccia conserte e il giglio tra le mani. Dietro l'altare maggiore, in alto sulla parete, S. Bernardino con la vesti francescane.
 Di San Gaetano Thiene la famiglia Marzaro possiede un suo autografo, ossia uno scritto redatto di suo pugno. L'autografo, singolarmente è un elenco di debiti che Gaetano raccomandandosi che venissero pagati. Il documento risulta essere stato scritto a Venezia nel 1522 ed è un esplicito richiamo a Nicolò Porto, suocero della nipote, a provvedere al pagamento dei quattordici creditori elencati, che però non hanno nessuna relazione con il comune di Zugliano, Sempre i Marzaro possiedono una vasca in pietra su cui, in un lato, è rappresentato lo stemma della famiglia Zugliano; la vasca si trova all'interno della corte in cui Marzaro risiedono, a fianco della chiesa di S, Bernardino
LOCALITA'
Via Piazzo - dalla piazza di Zugliano, si prenda verso via Piazzo. Dopo la curva/incrocio con Via San Bernardino 100 mt. sulla destra.
 

VILLA REMIGI


Poco oltre la villa Porto Usei, sulla sinistra rispetto via Piazzo, nascosta da altri edifici, è sito un edificio rinascimentale dalla singolarissime caratteristiche : Villa Remigi. Secondo il Cevese la facciata principale dell'edificio era stata progettata completamente aperta nel portico e nel loggiato superiore mentre doveva rimanere chiusa la parte superiore dell'attico. Della facciata originaria rimangono visibili le colonne doriche relative al primo e secondo ordine, disposte in modo da creare un ritmo compositivo di tre intercolumni maggiori alternati a due minori. Il probabile cedimento, durante i lavori, delle due colonne di destra del piano superiore rese necessaria la tamponatura della facciata con una muratura in mattoni a vista che coprì tutto il prospetto privando l'edificio della bellezza originariamente prodotta dai motivi chiaroscurali del portico e del loggiato.
 La pesante chiusura a mattoni è stata allegerita da una serie di aperture ad archi, di dimensione diverse, che mantengono il ritmo degli intercolumni ossia risultano doppie in quelli maggiori. U n arco ribassato al piano terra e una doppia finestra, inframezzata da una grossa colonna, con un poggiolo in pietra e davanzale in ferro lavorato, sono posti nella parte centrale della facciata. Sembra che la villa sia stata edificata nel tardo cinquecento come dimora di campagna di qualche nobile vicentino, anche se considerazioni di carattere stilistico, come le modanature del secondo ordine, lasciano aperta la ipotesi di una realizzazione settecentesca. Secondo i registri del Catasto Austriaco la villa risultava, al 1843 in possesso a Francesco Luigi di Bartolomeo Farina, probabilmente un discendente dei possessori originari.
LOCALITA'
via Piazzola - dalla piazza di Zugliano, si prenda verso via Piazzo. Subito dopo l'omonima Pizzeria, stradina privata a sinistra.

LE FONTANE


A Zugliano pochi campi venivano irrigati nel periodo estivo, usufruendo dell' acqua di una sorgente posta nella Contrà della Villa e più precisamente nella località Le Fontane, lungo l'antica strada di transito intercomunale ancora esistente, che correva ai piedi della collina. Questa sorgente, di grande interesse per la storia dell'insediamento umano a Zugliano fu oggetto, nei secoli XVI e XVII, di lavori di sistemazione con la costruzione di una grotta un piccolo vano scavato nella roccia, Nel 1883 il comune di Zugliano fece redigere un progetto per la riparazione della grotta Giusti a Zugliano il quale ampliò i manufatti in pietra esistenti con la costruzione di un lavandero e di vasche di sedimentazione e raccolta ancora esistenti.
Nell'anno 2000 l'opera è stata restaurata con i fondi previsti dalla Comunità Europea nel Programma Leader II e con fondi Propri del Comune di Zugliano.
LOCALITA'
Via Crosara - dalla piazza di Zugliano si prenda la strada che porta alla chiesa parrocchiale. Giunti in via Crosara, a fianco del Ristorante "la Vecchia Latteria" stradina a sinistra.

PALAZZO PORTO OSEI


Nella Contrada del Piazzo, che per motivi storici e presenze artistiche, testimonia del periodo rinascimentale di Zugliano, è localizzata villa Porto Usei, edificio storico monumentale vincolato.L'intero complesso nacque per volere della famiglia Porto che, dopo essere entrata in possesso di gran parte del territorio circostante a Thiene, decise di costruirvi dei fabbricati rurali per la conduzione delle loro numerose proprietà ..La tipologia è quella di villa composta di portico e loggia, tipica della residenza di campagna del XV secolo nel territorio vicentino.La facciata principale è composta da un portico sotto e loggiato sopra, entrambi architravati, sostenuti da colonne con quattro intercolumni per piano. Le tre colonne gotiche del portico hanno i capitelli a quattro volute con foglie rivoltate e rosette stilizzate nelle parti liscie. La facciata sul fronte stradale presenta un andamento irregolare. Alcuni scalini precedono un portone centinato, con cornici in pietra. Un'altra porta è posta superiormente, a livello del loggiato; anch'essa centinata, è abbellita da un poggiolo in pietra con mensole a S rovesciata decorata con foglie. Alla destra della porta d'accesso, all'interno di una nicchia, è posto un affresco, in gran parte scomparso, raffigurante una Madonna in trono tra S. Rocco e un altro presumibilmente realizzato da un pittore provinciale del XV secolo.
LOCALITA'
via Piazzo - dalla piazza di Zugliano, si prenda verso via Piazzo.Di fronte alla chiesetta di San Bernardino, strada a sinistra.


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